La Zona Monumentale Sacra
Itinerari
ITINERARI ESCURSIONISTICI SUI LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA
L’accesso alle zone esterne alle stazioni funiviarie è a proprio rischio e pericolo. Munirsi di attrezzatura e vestiario appropriato.
FORTILIZIO ITALIANO E VISITA ALLE GROTTE DI PUNTA SERAUTA
TEMPO DI PERCORRENZA: ca. 1-2 ore.
DIFFICOLTÀ: nessuna. Si raccomanda l’attrezzatura da via ferrata.
MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA
Punti strategici e residui che testimoniano la Grande Guerra: grotte, anfratti, postazioni, osservatori. Sull’ammasso roccioso di Punta Serauta i soldati italiani scavarono grotte e camminamenti, recentemente riattivate e visitabili nei mesi estivi seguendo l’itinerario consigliato nella planimetria. Qui gli italiani vissero dal maggio 1916 al novembre 1917, in una guerra di posizione contro lo sbarramento austriaco Forcella V – Sasso delle Undici.
FORCELLA VU – QUOTA 3065 – PUNTA ROCCA
TEMPO DI PERCORRENZA: ca. 2-4 ore.
DIFFICOLTÀ: consigliati guanti, casco, cordino e moschettone, lampada, ramponi da ghiaccio al seguito.
MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA
Si ammirano i resti della Ferrata del Btg. Valcordevole, 206^ Compagnia, tracciata in verticale dalla Forcella a quota 3153, primi novembre 1917 per l’attacco e la conquista di tale quota (poi abbandonata subito per l’ordine di ritirarsi dopo la “Caporetto”). Tale ferrata, storica, ardita elegante, memoria dell’Esercito e dell’epoca Grande Guerra è in stato di totale abbandono: patrimonio anche alpinistico ineguagliabile, dimenticato.
MALGA CIAPELA – OMBRETTA DI MARMOLADA – OMBRETTOLA
TEMPO DI PERCORRENZA: ca. 3-4 ore (scorciatoia 2.30-3.30).
DIFFICOLTÀ: nessuna. Si consiglia l’attrezzatura d’alta montagna.
MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA
A Sottoguda, nella casa a fianco del Garni-Albergo “Ai Serrai” (negozio di generi vari) era ubicato il comando del settore Costabella-Marmolada, affidato al Col. Peppino Garibaldi.
A Malga Ciapèla, dal maggio 1915, presidio del IX Corpo d’Armata.
Nell’omonimo albergo (oggi ristrutturato), installato un Ospedale. Nelle vicinanze, distaccamento della Guardia di Finanza: la casermetta in muratura che lo ospitava è tuttora esistente.
All’inizio di Val d’Arei, piccolo cimitero in una radura detta di Pian Selère, a destra, dimora provvisoria dei primi Caduti del settore (corpi traslati negli anni ’30 al Sacrario di Pian di Salesei o di Pocol-Cortina).
Da Malga Ciapèla, per sentieri e mulattiere, le truppe italiane si collegavano con le posizione avanzate del fronte di guerra della Marmolada: Passo Fedaia, Passo Padon, Monte Mesola, Vallon d’Antermoia, Passo Ombretta, Forca Rossa e altre diramazioni circostanti, quali il Col Toront, il Col Da Daut, il Monte Migogn.
Circa un chilometro dopo il camping, mulattiera ghiaiata che fu percorsa da truppe, muli, carriaggi e artiglierie per portate in quota viveri e munizioni alle truppe italiane sulla linea di fuoco della Marmolada di Ombretta.
Nella Grande Guerra era il Rifugio Ombretta (costruito nel 1911) occupato dall 206^ Comp. Btg. Va Cordevole comandata dal Cap. Arturo Andreoletti (Nel dopoguerra, ispiratore dell’Associazione Nazionale Alpini).
Venne distrutto dalle cannonate austriache.
Segni della guerra 1915’-17 un po’ dovunque per occhi esperti e conoscitori della storia.
DIGONERA –LASTE – COL TORONT
DIFFICOLTÀ: nessuna. Dislivello da q. 1500 a 2000 m circa.
MEMORIE DELLA GRANDE GUERRA
Le gallerie che ospitavano le truppe italiane son numerose, rivolte verso il Col di Lana. Al riparo di Col Toront erano posizionate nel 1916 alcune batterie di cannoni da 149, che sparavano sul colle tenuto dagli Austriaci.